Maggiorana
Maggiorana (Origanum majorana – Famiglia Labiatae)

Classificazione botanica
Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Subclasse: Asteridae
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae (ex Labiatae)
Genere: Origanum
Specie: Origanum majorana
Caratteristiche generali
La maggiorana appartiene alla famiglia delle Lamiaceae ed il suo nome scientifico è Origanum majorana, conosciuta anche come Majorana hortensis.
Sono piante erbacee, perenni nei loro luoghi di origine, cespugliose, originarie dell’Africa nord-orientale e dell’Asia centrale. Al contrario del suo parente prossimo, l’origano (Origanum vulgare), non crescono spontanee in Europa ma sono solo coltivate. Eventuali piante spontanee che si possono trovare sono quelle che sono “sfuggite” alla coltivazione.
Il fusto della maggiorana è eretto, quadrangolare, alto fino a 60 cm, ramificato e nella parte superiore di colore rossastro e ricoperto da una fitta peluria.
La radice è un rizoma provvisto di numerose radichette che non si approfondisce eccessivamente nel terreno.
Le foglie sono piccole, ovali, a margini lisci, provviste di un corto picciolo, ricoperte da una densa peluria che le danno un aspetto molto vellutato.
I fiori di colore bianco-rosato sono raccolti in spighe, provvisti di brattee concave e sono ermafroditi ad impollinazione entomofile soprattutto api e farfalle.
Il frutto è una capsula ovale che a maturità ha una colorazione scura.
Tutta la pianta di maggiorana emana un forte profumo aromatico caratteristico.
La maggiorana viene spesso confusa con l’origano (Origanum vulgare della stessa famiglia) in quanto l’aspetto è molto simile ma il gusto e l’aroma è molto diverso in quanto non contiene gli oli essenziali propri dell’origano.
Tecniche di coltivazione
Pur essendo una pianta perenne, la maggiorana viene coltivata in Europa come annuale in quanto non ha alcuna tolleranza per le basse temperature. Solo nei suoi luoghi d’origine è perenne.
Per crescere al meglio e dare tutto il suo aroma deve svilupparsi al sole, al caldo e all’aria.
Annaffiare
La maggiorana preferisce terreni asciutti, va annaffiata poco e spesso facendo attenzione a non inzuppare il terreno e non lasciare ristagni idrici che non sono tollerati. Le maggiori richieste idriche si hanno quando la piantina è ancora giovane e durante la fioritura.
Tipo di terreno rinvaso
La maggiorana è una pianta che si adatta tranquillamente a qualunque tipo di terreno, anche povero, anche se preferisce terreni a reazione alcalina, permeabili e asciutti e con una buona dose di sostanza organica.
Non tollera i terreni umidi soprattutto d’inverno soprattutto se associati a temperature troppo basse.
Concimazione
Le piante di maggiorana sono molto rustiche e non richiedono concimazioni particolari. All’impianto si fa una concimazione completa con Azoto, Fosforo e Potassio.
Fioritura
La fioritura della maggiorana avviene da luglio a settembre ed i semi maturano da agosto a settembre.
Proprietà aromatiche
Le proprietà aromatiche della maggiorana sono date dai suoi oli essenziali principalmente costituiti da: terpinene, cis-sabinene, p-cymene e gamma-terpinene. Inoltre la maggiorana è anche ricca di vitamina C, tannini e acido rosmarinico.
Raccolta e conservazione
Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all’inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami.
I rametti con i fiori e le foglie di maggiorana vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori, sbriciolati e conservati in vasetti di vetro.
La maggiorana al contrario dell’origano perde molto del suo aroma con l’essiccazione è preferibile quindi consumarla fresca o surgelata.
Linguaggio dei fiori e delle piante
Nel linguaggio dei fiori la maggiorana ha ispirato il simbolo della bontà e del conforto per le sue proprietà e a questo simbolo nell’Ottocento si aggiunse anche quello dei piaceri campestri.
In considerazione del fatto che le radici della maggiorana sono molto superficiali e quindi è una pianta che può essere divelta con estrema facilità, ha anche evocato il simbolo dell’uomo contemplativo che, pur essendo radicato nella terra giusto il tanto necessario è fondamentalmente rivolto verso il cielo, verso le cose spirituali.
Proprietà medicinali
La maggiorana è un’erba molto ricca di vitamina C, di oli essenziali, tannini e acido rosmarinico.
Le sue proprietà sono: antispasmodica, espettorante, sedativa, antisettica, tonica, stimolante, carminativa.
PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA
Della maggiorana si utilizzano le sommità fiorite e le foglie che si raccolgono all’inizio della fioritura tagliandole con tutti i rami.
I rametti con i fiori e le foglie di maggiorana vanno essiccati appena raccolti, il più velocemente possibile appesi a testa in giù in luoghi asciutti, bui e aerati affinché non perdano le loro caratteristiche. Una volta essiccati, vanno recuperate le foglie ed i fiori, sbriciolati e conservati in vasetti di vetro.
La maggiorana al contrario dell’origano perde molto del suo aroma con l’essiccazione: è preferibile quindi consumarla fresca o surgelata.
COME SI UTILIZZA
Le tisane di maggiorana o gli infusi sono efficaci come sedativo, per le emicranie e le nevralgie, per il mal di denti, le mestruazioni dolorose e per i problemi di digestione avendo un’azione benefica anche sul meteorismo.
La sua essenza ha una spiccata azione antispasmodica, cioè favorisce il rilassamento della muscolatura dell’apparato digerente e respiratorio.
L’olio essenziale di maggiorana è efficace per i dolori reumatici e per le nevralgie e le inalazioni dei vapori sono molto buone per il raffreddore ed il catarro.
L’olio essenziale di maggiorana è inoltre usato in profumeria per realizzare saponi e prodotti per i capelli. E’ molto usato nell’aromaterapia.
La maggiorana ha un aroma molto simile a quello dell’origano ma molto più dolce ed è molto ricercato in cucina per insaporire carne, pesce, verdure e minestre.
Poiché è una pianta che con l’essiccazione perde molto del suo aroma, è bene usarla fresca, aggiungendola a fine cottura.
Con le foglie, fresche o secche di maggiorana si prepara un delizioso tè che ricorda come fragranza un misto di timo, rosmarino e salvia.
AVVERTENZE
L’essenza di maggiorana ha una spiccata azione antispastica cioè favorisce il rilassamento dei muscoli per cui è bene non eccedere con le dosi.
Curiosità
La Maggiorana fu introdotta in Europa molto probabilmente grazie a crociati.
Un sinonimo della maggiorana è Amaracus o Origanum amaracus. Questo strano nome è legato ad un’antica leggenda greca secondo la quale Amaraco, un ufficiale della casa di Cinira, re di Cipro, aveva il compito di accudire ai profumi. Un giorno si ruppe un vaso che conteneva l’essenza di maggioranza e tanto grande fu il suo dolore che morì. Gli dei, commossi da tanta dedizione, lo trasformarono nell’omonima pianta da cui poi il nome.
I latini chiamavano questa pianta mazurana (da cui sarebbe derivato l’italiano maggiorana).
LA MAGGIORANA IN CUCINA
Le foglie vengono raccolte in ogni periodo dell’anno per essere essiccate, congelate ho messe a macerare in olio aceto. La Maggiorana viene soprattutto utilizzata nei piatti di carne, pesce, pasta, pizza insalate, in tutti i piatti a base di uova. Viene usata a fine cottura
LA RICETTA – FUSILLI CON NOCI E MAGGIORANA
Ingredienti per 4 persone
- 300 g di fusilli
- 200 mg di panna da cucina
- 120 g di noci tritate
- 300 g di Parmigiano grattugiato
- un cucchiaio di maggiorana tritata
- una noce di burro
- un pizzico di noce moscata
- pepe
Preparazione
Cuocete la pasta in abbondante acqua salata, nel frattempo tritate finemente le noci e sciogliete il burro in un pentolino. Aggiungete le noci tritate, la panna da cucina e il parmigiano, la maggiorana tritata, un pizzico di noce moscata. Se la salsa dovesse risultare troppo densa, aggiungete un cucchiaio di latte, e quindi cuocete per pochi minuti. Scolate la pasta, conditela con la salsa un pizzico di pepe e poi servitela.
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