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Basilico

Basilico (Ocimum basilicum – Famiglia Labiatae)

Classificazione botanica

Regno: Plantae
Sottoregno: Tracheobionta (piante vascolari)
Divisione: Magnoliophyta (ex Angiospermae)
Classe: Magnoliopsida (ex Dicotyledones)
Subclasse: Asteridae
Ordine: Lamiales
Famiglia: Lamiaceae
Genere: Ocimum

Caratteristiche generali

Il mitico Basilico appartiene al genere Ocimum ed alla famiglia delle Labiatae.

È una pianta originaria dell’Asia tropicale che attraverso il Medio Oriente si è diffusa in Europa, in particolare in Italia e nel sud della Francia e da questi paesi in tutta l’Europa. In America iniziò a diffondersi con le prime spedizioni in quanto, essendo considerata una pianta medicinale, accompagnava sempre i viaggiatori.

Il suo nome deriva dal greco “Basilikos = pianta regale” nome attribuito per la sua bontà come erba aromatica.

È una pianta annuale erbacea che presenta i fusti eretti che può raggiungere un’altezza di 60 cm.

Le foglie del Basilico sono provviste di picciolo, ovali lanceolate, di dimensioni molto variabili a seconda della specie così come il colore che varia dal verde intenso al verde cupo al viola o al porpora a seconda delle varietà. Le foglie sono ricche di oli essenziali che conferiscono il caratteristico aroma.

I fiori di Ocimum normalmente sono bianchi o rosei riuniti in spighe, bilabiati con il labello superiore lobato.

Fiorisce da giugno fino a tutto agosto.

Tecniche di coltivazione

Le temperature ottimali di coltivazione sono tra i 20 e i 25°C ma con un buon tenore di umidità tollera anche temperature più alte. È una pianta che cresce in pieno sole e può essere coltivata egregiamente sia in vaso che in piena terra. Temperature al di sotto dei 10 °C non sono ben tollerate.

Annaffiare

Il basilico va annaffiato generosamente ma facendo attenzione ai ristagni idrici che non sono graditi.

Tipo di terreno rinvaso

Il rinvaso va effettuato al momento della messa a dimora delle giovani piantine, in primavera.

Non è una pianta particolarmente esigente in fatto di terreni, l’importante è che sia un terreno fertile, a pH neutro e ben drenante in quanto non ama i ristagni idrici.

Considerando che sono piante che devono essere annaffiate molto generosamente e che non tollerano i ristagni idrici, utilizzare dei vasi di terracotta che permettono al terreno di respirare.

Concimazione

Se si è usato o è stato trapiantato in un buon terriccio fertile non necessita di concimazioni per la durata del suo ciclo vegetativo.

Fioritura

Il basilico fiorisce da giugno fino a tutto agosto-settembre.

Potatura

Alle piantine vanno regolarmente cimati gli apici vegetativi per consentire una crescita più rigogliosa. Essendo una pianta annuale con la fioritura e la conseguente fruttificazione termina il suo ciclo colturale quindi per allungare la sua durata si eliminano i fiori. Se tutto ciò viene fatto regolarmente e se il tempo rimane mite, le piantine possono durare sino al mese di dicembre.

Parassiti e malattie

Il basilico può essere soggetto a diverse malattie sulle quali non ci soffermeremo considerando il suo uso culinario. Si sconsigliano infatti i trattamenti chimici. E’ preferibile rinnovare le piantine, considerando il loro basso costo.

Proprietà aromatiche

Il responsabile dell’aroma è l’olio essenziale che è costituito, tra l’altro, da: eugenolo, estragolo, linalolo, cineolo, metil eugenoli che a seconda della maggiore o minore quantità di uno di questi componenti si ha un basilico più o meno profumato o con aromi particolari.

Raccolta e conservazione

Le foglie di basilico si raccolgono gradualmente, quando necessitano tagliandole con tutto il picciolo.

Le foglie sono normalmente utilizzate per il consumo allo stato fresco. Possono però essere conservate in vari modi: introducendole dentro barattolini di vetro ricoperte da un buon olio di oliva oppure congelate.

Se le foglie si lasciano seccare perdono il loro aroma.

Linguaggio dei fiori e delle piante

Nel linguaggio dei fiori il basilico ha diversi significati.

Innanzitutto al Basilico da sempre, in Occidente si è attribuito un simbolismo erotico, legato alla proprietà di favorire il concepimento. I suoi rami fioriti messi dentro un vaso in una stanza porterebbero l’armonia e la pace famigliare.

Ma il Basilico ha anche un significato più nefasto: nell’isola di Creta, ad esempio, è simbolo di lutto. Questa credenza è legata sia ai canti popolari e confermata anche dal Boccaccio che racconta nel Decameron nella novella V della IV giornata la storia di Lisabetta da Messina e della sua pianta di basilico.

La storia narra della giovane Lisabetta, nubile, che viveva con i suoi tre ricchi fratelli mercanti per i quali lavorava Lorenzo, un giovane di bell’aspetto. Lorenzo e Lisabetta si innamorarono ma l’amore era tenuto segreto perché i fratelli di Lisabetta non avrebbero approvato la relazione della sorella con un garzone.

Proprietà medicinali

Il basilico, oltre ad essere utilizzato in cucina per il suo gradevolissimo aroma, è noto anche per le sue proprietà terapeutiche: stimolante, eccitante, antispasmodico, disinfettante. Ha inoltre proprietà digestive, combatte l’alitosi, le emicranie, gli spasmi gastrici e la stanchezza in generale.

PARTI UTILIZZATE DELLA PIANTA

Del basilico si utilizzano le foglie raccolte dalla primavera all’estate e le sommità fiorite raccolte in estate. Va utilizzato preferibilmente fresco.

COME SI UTILIZZA

Il basilico si può utilizzare come infuso per l’indigestione, il raffreddore, l’influenza, il mal di testa, la nausea, i crampi addominali, il nervosismo, la depressione. I gargarismi con infuso di basilico alleviano il mal di gola.

Unito all’acqua del bagno tonifica e profuma la pelle oltre che lasciare un gradevole profumo.

L’acqua distillata al basilico è usata come tonico per la pelle.

Le foglie fresche ingerite aiutano la digestione mentre usate come impacchi calmano le irritazioni cutanee.

In quasi tutti i paesi del mondo il basilico viene utilizzato in cucina per l’aroma delle sue foglie per insaporire i cibi.

IL BASILICO IN CUCINA

Si utilizza fresco con pomodori, frutti di mare, pesto, aglio, per condire il pollo, nelle insalate, nelle salse e nella pasta soprattutto. È una pietanza difficile da associare ad altri aromi, come il rosmarino timo e prezzemolo, per il suo sapore unico e deciso.

LA RICETTA – FARFALLE AL PESTO DI BASILICO

Ingredienti per 4 persone

  • 300 g di farfalle
  • 40 g di pinoli 130 g di yogurt bianco magro
  • 220 g di formaggio Tomino
  • due spicchi d’aglio
  • due Mazzetti di basilico
  • sale e pepe

 

Preparazione

Fate cuocere la pasta in abbondante acqua salata, lavate il basilico e, dopo averlo asciugato, frullatelo insieme ai pinoli e allo yogurt con aglio, pepe e sale. Tagliate il formaggio Tomino a dadini e, quando la pasta è cotta, scolatela e unitela alla salsa frullata e ai tomini tagliati: a questo punto potete servire.

 

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