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Aree Piantumate

Zone di piantumazione

Uno stagno ben disegnato racchiude varie zone di piantumazione:

Giardino

Fuori dallo stagno c’è il terreno di un giardino tradizionale su cui crescono normali piante da giardino.

Sponde bagnate/paludi

Esattamente sotto di queste si trova una zona così detta “sponda bagnata” o palude in cui il terreno può essere ricoperto di uno strato di un paio di centimetri di acqua. Questo è il regno delle piante palustri. Uno stagno può anche essere creato come elemento separato del giardino, ma in molti casi esiste un legame diretto alla pozza d’acqua.

Angolo ad acqua

Sotto il laghetto esiste un vero angolo di acqua dove le piante crescono tra i venti e i quaranta centimetri di acqua.

Acqua profonda

Dopo la zona ad angolo arriva la pozza profonda in cui le piante galleggianti affiorano, le piante sommerse (ossigenanti) galleggiano e le piante dalle foglie galleggianti (come le ninfee) radicano. Questa parte deve essere profonda al massimo sessanta centimetri, preferibilmente più profonda così da permettere ai processi nello stagno di funzionare correttamente.

Acqua

Assicurati che ci sia sufficiente acqua nello stagno tutto l’anno. Risolvi questo problema con alghe il più in fretta possibile.

Disponete le piante del laghetto preferibilmente in cestini separati dalle piante acquatiche alla corretta profondità. Sarà così più semplice curarle.

La maggior parte delle piante da stagno non ama le acque che scorrono velocemente, ma è comunque consigliato un lento movimento dell’acqua.

È necessario che l’acqua sia abbastanza profonda in modo da prevenire forti sbalzi di temperatura. Un piccolo stagno si riscalda e raffredda più in fretta che uno stagno di una ragionevole dimensione.

Un mini stagno è ad ogni modo meglio protetto contro la caduta diretta dei raggi del sole all’interno del contenitore se ci posizioni altre vasche intorno.

Il bisogno di avere uno stagno quanto più grande possibile può anche significare che le sponde diventino molto strette o addirittura non esistono. Questo a volte può accadere con gli stagni preconfezionati dove le cassette di piante spesso sono appese intorno alle sponde.

La piantumazione

  • La piantumazione dello stagno inizia con le piante ossigenanti: molte ossigenanti possono semplicemente essere gettate nell’acqua in gruppetti. Spesso non hanno bisogno di mettere radici. Alcune varietà potrebbero addirittura non formare radici.
  • Dopo le ossigenanti è il turno delle piante radicanti in acque profonde.
  • Seguono le piante palustri e da sponda.
  • Infine le piante galleggianti possono essere sistemate sulla superficie dell’acqua.

La profondità dell’acqua indicata sull’etichetta delle piante da stagno è sempre calcolata dall’altezza del terreno in cui vengono piazzate, alla superficie dell’acqua. Le radici sono quindi al di sotto di questo livello.

Quando viene creata la sponda (di norma ce ne sono molte) dove le piante acquatiche vengono posizionate sotto l’acqua in cestini o cassette, questa deve essere ad una certa profondità dove il livello dell’acqua è praticamente lo stesso che l’altezza del cestino o della cassetta oltre a quanto viene specificato sull’etichetta.

Se stai piantando fresche piante da stagno, assicurati di aver precedentemente inzuppato d’acqua a sufficienza il terreno dello stagno.

Copri il terreno nei cestini delle piante con ghiaia o con uno strato di pietre in modo da prevenire che si dilavi.

Applica ai cestini una pietra così da prevenirne il galleggiamento e da tenerli il più saldamente possibile nella loro posizione.

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